Le grandi potenze del Novecento - Il Giappone

Il Giappone era governato da un imperatore che aveva solo un potere formale: il potere reale risiedeva nelle mani di un generale (shogun) che lasciava la carica ai propri discendenti. Dal XVII sec. tale carica era nelle mani della dinastia Tokugawa.

La società giapponese era di tipo feudale: un piccolo gruppo di proprietari terrieri, devoti all'imperatore, amministrava i terreni sui quali lavoravano schiere di contadini. La nobiltà minore esercitava il mestiere di soldato (samurai).

L'economia, prevalentemente agricola, era autosufficiente. Erano nate alcune manifatture, ma non era ancora giunta la rivoluzione industriale. Era vietato commerciare a quasi tutte le nazioni straniere.

Da tempo le nazioni occidentali cercavano di “forzare” questo divieto. Nel 1853 alcune navi statunitensi (chiamate “navi nere” per il loro aspetto) attraccarono nel porto di Nanchino e pretesero il permesso di commerciare. Lo shogun, spaventato, lo concesse, ma questo segnò la fine del suo potere.

Salì infatti al trono l'imperatore Mitsuhito (?), chiamato l'Illuminato (Meiji), che iniziò una serie di riforme. Tolse potere allo shogun e trasformò l'impero in una monarchia costituzionale; abolì i diritti feudali, rese obbligatoria l'istruzione e la leva militare; abolì il buddismo e impose lo scintoismo; avviò l'industrializzazione.

Tuttavia, a differenza dell'Europa, le fabbriche furono create dallo Stato; vi lavoravano ex contadini ed ex nobili, che mantennero la laboriosità e l'obbedienza della precedente società feudale (“capitalismo feudale”). La rivoluzione industriale non produsse una “questione sociale”. Anche per questo, a inizi '900, il Giappone divenne una potenza mondiale, capace di sconfiggere la Russia.

USA - Cause della secessione

Le grandi potenze del Novecento - USA

Le grandi potenze del Novecento - Cronologia

Stati Uniti d'America

1803

Gli Stati Uniti acquistano la Lousiana dalla Francia

1819

Gli Stati Uniti acquistano la Florida dalla Spagna

1823

Il presidente americano Monroe pronuncia la frase “l'America agli Americani

1849-1852

Corsa all'oro” della California

1850-1890

Guerre indiane

1860

Abraham Lincoln è eletto presidente.

1861-1865

Guerra di secessione americana

1890

Gli Stati Uniti emanano una legge conto i monopoli

1898

Gli Stati Uniti sconfiggono la Spagna, che perde il suo impero americano

1904-1913

Gli Stati Uniti costruiscono il Canale di Panamà

Giappone

1853-54

Gli Stati Uniti ottengono il permesso di commerciare con il Giappone

1867-1912

Regno dell'imperatore Mitsuito (Epoca Meiji)

1889

Il Giappone diventa una monarchia costituzionale

1905

Guerra russo-giapponese per il controllo di Port Arthur (Manciuria)



Francia

1852

Luigi Bonaparte diventa imperatore di Francia col nome di Napoleone III

1858

Napoleone III firma gli accordi segreti di Plombiers con il Piemonte.

1859

Napoleone III partecipa alla Seconda Guerra di Indipendenza e firma l'armistizio di Villafranca con l'Austria.

1870

La Francia attacca la Prussia ma è sconfitta. Napoleone III lascia il potere e viene proclama la Repubblica.

Germania

1862

Otto von Bismark diventa Primo Ministro della Prussia

1866

Guerra austro-prussiana – battaglia di Sadowa

1870

Guerra franco-prussiana – battaglia di Sedan

1871

Proclamazione dell'Impero Tedesco

1918

Fine dell'Impero Tedesco – Nascita della Repubblica di Weimar

Le grandi potenze del Novecento - USA

A 13 Stati iniziali se ne erano aggiunti altri, quali la Louisiana e la Florida.

La popolazione, che era molto aumentata soprattutto grazie all'immigrazione dall'Europa, andò in parte ad ingrossare le grandi città della costa, in parte colonizzò la terre dell'interno, fondando nuovi Stati.

A metà '800 quasi tutte le terre fino al Pacifico (il “far west”) erano state conquistate, anche a causa della “corsa all'oro” scoperto in California. Erano intanto iniziate le “guerre indiane” che causarono il genocidio dei nativi americani, successivamente confinati nelle “riserve”.

Divenuti una grande potenza, gli Stati Uniti ritengono che solo a loro (non agli europei) spettino le decisioni sul continente americano (“l'America agli Americani”, come disse il presidente Monroe).

Verso la metà dell'Ottocento, però, sorse una divisione tra:

  • gli Stati del Nord, basati su un'economia moderna, rappresentati dal Partito repubblicano;

  • gli Stati del Sud, basati su un'economia di piantagione e sulla schiavitù, rappresentati dal Partito Democratico.

Quando nel 1860 venne eletto presidente il repubblicano Abraham Lincoln, gli Stati del Sud, temendo venisse abolita la schiavitù così importante per la loro economia, decisero di separarsi (“secessione”) e di fondare una propria Confederazione. Ne nacque una guerra civile (“guerra di secessione”) che si protrasse fino al 1865 e venne vinta dagli Stati del Nord. I sudisti tornarono nell'Unione; venne abolita la schiavitù.

La vittoria degli Stati del Nord diede nuovo impulso all'economia. Gli Stati Uniti svilupparono:

  • un'agricoltura moderna, diventando il “granaio del mondo”;

  • la maggior potenza industriale del mondo, superando a fine '800 Inghilterra e Germania nella produzione di carbone, acciaio, petrolio.

A inizio '900 gli Stati Uniti, seguendo le idee di Monroe, prenderanno il controllo dell'America Latina, distruggendo l'impero spagnolo e costruendo il Canale di Panamà.

Il Novecento sarà il “secolo americano”.