Il primo dopoguerra in Germania

La neonata repubblica di Weimar aveva preso il posto del “reich” di Guglielmo II. Aveva firmato l'armistizio per terminare la Prima Guerra Mondiale e aveva subito le umiliazioni imposte dai vincitori. Al potere vi era il partito socialdemocratico (riguarda gli appunti sul socialismo), diviso tra riformisti e rivoluzionari (come in Italia, come in Russia...). I socialisti rivoluzionari si diedero il nome di “spartachisti” (dal nome dello schiavo romano Spàrtaco che si era ribellato) e cercarono di attuare nel 1919 un colpo di stato simile a quello russo (riguarda gli appunti...), ma fallirono. I loro capi, tra cui Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, furono arrestati e uccisi; la democrazie resistette grazie all'appoggio dell'esercito e della borghesia.

Lo scontento però aumentava tra:

  • i disoccupati e coloro che non potevano vivere dignitosamente a causa dell'aumento esagerato dei prezzi (inflazione);

  • i nostalgici della monarchia che accusavano la repubblica di aver accettato una pace vergognosa, che aveva sottratto territori abitati da popolazioni tedesche e le migliori regioni industriali.

La repubblica cercò di reagire, soprattutto grazie ai capitali statunitensi che ridiedero vita a molte fabbriche tedesche, facendo diminuire la disoccupazione.



Molte forze contrarie alla democrazia si organizzarono nel Partito Nazionalsocialista, fondato da Adolf Hitler, il cui simbolo era la svastica (una croce uncinata, antico simbolo sacro).

Le sue idee, pubblicate nel libro “La mia battaglia” (Mein Kampf), erano innanzitutto nazionaliste: proponeva di non rispettare i trattati di pace, di ricostruire l'esercito, di riprendersi i territori sottratti, di estendersi a est (nello “spazio vitale”) a scapito della Polonia e della Russia.

Erano poi razziste: sosteneva che la “razza germanica” fosse destinata a governare il mondo, a scapito dei “latini” e degli “slavi” e che gli ebrei ( causa, secondo lui, della sconfitta tedesca e della rivoluzione comunista russa) fossero “animali nocivi” all'umanità.

Erano anche autoritarie, contrarie alla democrazia, ed esaltavano il culto della forza. Per questo Hitler, quando sarà al potere, proporrà al popolo tedesco riti e “liturgie” alternative a quelle delle chiese cristiane.

Il partito nazista (così venne chiamato) organizzò squadre armate (chiamate “camicie brune” e simili alle squadre fasciste) con le quali tentò nel 1923 un colpo di stato (in tedesco “putsch”). Anche questa volta la repubblica sopravvisse e Hitler venne incarcerato.

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