Questione sociale e nascita delle ideologie


Lo sviluppo della rivoluzione industriale aveva provocato molti cambiamenti, facendo nascere nuove classi sociali.
I contadini costretti a trasferirsi in città e molti artigiani cominciano a lavorare come operai nelle fabbriche, diventando “proletari”, persone cioè che per sostenersi potevano contare solo sulla prole (i figli).
Nasce il sistema capitalistico, nel quale la borghesia proprietaria delle industrie investe il proprio denaro (capitale) per acquistare i macchinari e ottenere sempre nuovi guadagni. Essa chiede che lo Stato non intervenga nell'economia, eliminando i dazi e lasciando liberi i rapporti tra industriali e operai: questa idea si chiamò “liberismo”.

La vita nelle fabbriche è dura e ripetitiva: le macchine sostituiscono via via l'uomo e gli impongono ritmi di lavoro talvolta insostenibili.
Molti cercarono di migliorare le loro condizioni. Alcuni (chiamati “socialisti utopisti”) pensarono di far costruire case e scuole per gli operai, ma nessun borghese era allora disposto a farlo.
Altri si convinsero che solo una rivoluzione avrebbe risolto i problemi:
  • il pensatore tedesco Karl Marx sostiene che tutti i proletari devono organizzarsi per abolire la proprietà privata e instaurare il comunismo con una rivoluzione violenta contro la borghesia (lotta di classe);
  • il russo Michail Bakunin pensa che la soluzione sia abolire lo Stato e fondare una società senza potere (“anarchia”).
Altri socialisti cercarono di riformare la società con i mezzi della democrazia (“riformisti”).
Anche la Chiesa cattolica prese posizione con l'enciclica “Rerum Novarum”: era contro le rivoluzioni, ma chiedeva maggiore collaborazione tra le classi sociali.

Intanto gli operai si organizzano per difendere i loro diritti:
  • alcuni distruggono le macchine, accusate di togliere il lavoro (luddisti);
  • altri organizzano delle società di mutuo soccorso per aiutarsi con una cassa comune;
  • in Inghilterra nascono le Trade Unions, i primi sindacati che lottano per aumentare i salari e ridurre gli orari di lavoro;
  • socialisti, comunisti e anarchici fondarono nel 1864 la Prima Internazionale per progettare la rivoluzione proletaria;
  • a Parigi, nel 1871, il popolo organizza la prima forma moderna di partecipazione diretta ispirata ai principi del socialismo (la Comune di Parigi)

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