L'indipendenza di India e Cina

L'India

Il processo di indipendenza dell'India dal potere coloniale britannico fu particolarmente interessante, perché si basò sulla non violenza (ahimsa) e applicò tecniche di disobbedienza civile (contravvenire a leggi ingiuste), di resistenza passiva (non reagire alla violenza) e del boicottaggio dei prodotti della madrepatria.. A guidarlo era l'avvocato Gandhi, soprannominato Mahatma (“grande anima”).

Terminata la Seconda Guerra Mondiale, il Regno Unito decise di abbandonare l'India. Per cercare di risolvere i contrasti tra indù e musulmani, decisero nel 1947 di dividere la colonia in due Stati: Unione Indiana (a maggioranza indù) e Pakistan orientale e occidentale (a maggioranza musulmana).

Purtroppo il fanatismo ebbe il sopravvento e lo stesso Gandhi, che cercò strenuamente di fermare i massacri, morì assassinato nel gennaio 1948 per mano di un fanatico indù. Lo scontro tra i due Stati dura tuttora, soprattutto per il controllo della regione del Kashmir.

La Cina









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